mercoledì 22 marzo 2017

Il nostro amico Friz.




Un giorno di luglio nel nostro giardino, Ada, la mia amica e vicina di casa, ha trovato un uccellino davanti al cancello, lo ha preso e lo ha portato sotto al nostro albero per vedere se la sua mamma lo riprendeva con sé, ma dalle undici alle cinque del pomeriggio è rimasto lì; allora la mia mamma lo ha preso prima che un gatto se lo mangiasse e lo ha portato in casa; non l’abbiamo messo in gabbia, ma in una scatola senza coperchio, con dentro un nido di un altro uccellino.

La veterinaria ci ha detto che è una cinciallegra e che mangia tanti insetti, allora la mia mamma gli ha comperato delle camole che sono dei bachi per pescare. Mangiava tante volte al giorno,tutta la mia famiglia e la famiglia di Ada ci occupavamo del nostro uccellino che abbiamo chiamato Friz.

Dopo qualche giorno che stava con noi ha iniziato a cantare, piucchealtro quando aveva fame e un po’ di sete, poi quando faceva la cacca alzava la coda e la faceva bianca e nera, ma sempre fuori dal suo nido. Friz era diventato un uccellino domestico perché si faceva accarezzare, non come gli altri che scappavano via, e dopo un po’ di tempo che era con noi ha iniziato a fare dei piccoli voletti.

Quando ha iniziato a volare per bene abbiamo deciso di liberarlo in giardino; quel giorno è volato sopra al leccio che abbiamo in giardino, però poi è sempre tornato da noi, tutte le volte che ci vedeva veniva cantando perché aveva fame.


Ci faceva tanta compagnia e ci siamo affezionate a lui, e ci preoccupavamo perché da lì a qualche giorno dovevamo andare tutti in vacanza e lo lasciavamo da solo. Il giorno prima di partire Friz è volato via con i suoi amici. Io ci sono rimasta male ed ho pianto per questo, ma ho capito che adesso lui ha trovato la libertà.

Noemi G., classe 3°

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