Un giorno di luglio nel nostro
giardino, Ada, la mia amica e vicina di casa, ha trovato un uccellino davanti
al cancello, lo ha preso e lo ha portato sotto al nostro albero per vedere se
la sua mamma lo riprendeva con sé, ma dalle undici alle cinque del pomeriggio è
rimasto lì; allora la mia mamma lo ha preso prima che un gatto se lo mangiasse
e lo ha portato in casa; non l’abbiamo messo in gabbia, ma in una scatola senza
coperchio, con dentro un nido di un altro uccellino.
La veterinaria ci ha detto che è
una cinciallegra e che mangia tanti insetti, allora la mia mamma gli ha
comperato delle camole che sono dei bachi per pescare. Mangiava tante volte al
giorno,tutta la mia famiglia e la famiglia di Ada ci occupavamo del nostro
uccellino che abbiamo chiamato Friz.
Dopo qualche giorno che stava con
noi ha iniziato a cantare, piucchealtro quando aveva fame e un po’ di sete, poi
quando faceva la cacca alzava la coda e la faceva bianca e nera, ma sempre
fuori dal suo nido. Friz era diventato un uccellino domestico perché si faceva
accarezzare, non come gli altri che scappavano via, e dopo un po’ di tempo che
era con noi ha iniziato a fare dei piccoli voletti.
Quando ha iniziato a volare per
bene abbiamo deciso di liberarlo in giardino; quel giorno è volato sopra al
leccio che abbiamo in giardino, però poi è sempre tornato da noi, tutte le
volte che ci vedeva veniva cantando perché aveva fame.
Ci faceva tanta compagnia e ci
siamo affezionate a lui, e ci preoccupavamo perché da lì a qualche giorno
dovevamo andare tutti in vacanza e lo lasciavamo da solo. Il giorno prima di
partire Friz è volato via con i suoi amici. Io ci sono rimasta male ed ho
pianto per questo, ma ho capito che adesso lui ha trovato la libertà.
Noemi G., classe 3°
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